
Influencer e trasparenza sui social
“Make Instagram, Instagram again” scriveva la fotografa Tati Bruening per chiedere alla piattaforma di tornare a valorizzare i contenuti di una volta. I più giovani magari non lo ricorderanno, ma una volta i social erano concepiti solo come puro spazio di condivisione delle proprie esperienze, passioni e pensieri. Oggi invece, con la crescita di alcuni profili personali e l’atterraggio delle aziende sulle piattaforme è diventato uno spazio commerciale, che permette una crescita anche a livello lavorativo.
“Fare l’influencer non è un vero lavoro”
Fare l’influencer è assolutamente un lavoro, invece. I creator non sono più solo intrattenitori, ma fanno parte del marketing mix delle aziende diventando veri e propri sponsor pubblicitari. Se con i vecchi mezzi di comunicazione questo era molto più palese, sulle piattaforme online una storia o un post pubblicizzati si mimetizzano di più tra i contenuti organici.
La presenza di prodotti, però, deve necessariamente essere dichiarata perché altrimenti viene considerata pubblicità ingannevole. Visto che il rapporto tra gli influencer e i propri follower è spesso molto informale e amichevole, occorre che ci sia ancora più trasparenza quando vengono suggeriti dei prodotti, così che risulti chiara la differenza tra un consiglio spontaneo e un partnership retribuita.

Non dimenticate gli hashtag!
Posto, quindi, che la pubblicità online è a tutti gli effetti pubblicità, come si fa ad essere trasparenti con i propri follower? Attraverso gli hashtag. Il simbolo del cancelletto, nato con l’obiettivo di dare rilevanza alle parole più importanti di una conversazione, è oggi il miglior alleato di chi vuole rispettare le regole dello IAP, Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria.
L’ente ha evidenziato due hashtag fondamentali: #adv e #supplied. Il primo, trovato anche come #ad, ha il fine di comunicare alla propria community che si è ricevuto un compenso per parlare di un certo servizio o prodotto e che quindi il contenuto ha finalità pubblicitaria. Il secondo, trovato anche come #gifted, indica invece tutti quei prodotti o servizi che sono stati regalati agli influencer. In questo caso i creator non hanno l’obbligo di mostrare il regalo ricevuto, ma se lo fanno devono dichiarare di averlo ricevuto in regalo e di non averlo pagato.